
Mohamed Bouazizi brucia il 17 dicembre.
Sidi Bouzid è teatro del gesto estremo di uno dei tanti giovani laureati rovesciati nelle strade come ambulanti del mercato tunisino.
Le autorità ,sequestrando la sua merce, hanno messo sotto chiave il suo futuro.
Un uomo senza futuro non ha senso di essere.
Cattiva informazione e corruzione hanno alimentato il fare di un dittatore che, in quanto tale, puntava al male comune per sopprimere nella popolazione qualsiasi speranza nel domani.
Studenti e lavoratori, uniti dall'inaccettabile condizione e dalle più tristi prospettive di un regime autocratico, impostosi attraverso violenza e abusi di potere, scendono in piazza rivendicando libertà.
Questo è l'epicentro della protesta che anima tutt'ora la popolazione tunisina nel mondo.
La nostra voce si unisce ai bisogni urlati di queste persone.
In quanto Giovani e Democratici vogliamo per tutti aspettative migliori.
Finchè cosi non sarà, Mohamed Bouazizi non smetterà mai di bruciare.