mercoledì 16 gennaio 2013

VITALIZI IN EMILIA ROMAGNA: IL PD FA SCUOLA A GRILLO


Vitalizi. rinunciano 14 consiglieri su 50, mancano i grillini, che corrono ai ripari

In regione Emilia-Romagna solo Pd e Lega e un esponente del Pdl sfruttano la possibilità di recedere dalla rendita. Nessuno dei due cinquestelle. Favia si giustifica: "Non sapevo che il termine scadeva il 15 gennaio, ho mandato fax in estremis".



A sorpresa, mancano i nomi dei Consiglieri regionali cinquestelle tra coloro che hanno deciso di rinunciare ai vitalizi in Emilia-Romagna. Una possibilità offerta su base volontaria in questo mandato dalla nuova legge, che invece li abolisce dalla prossima legislatura. Dopo aver animato la battaglia contro le 'pensioni' degli eletti di viale Aldo Moro, infatti, alle 16 di oggi, ultimo giorno utile, non risultavano ancora presentate agli uffici della presidenza le richieste in questo senso né da parte di Giovanni Favia né da parte di Andrea De Franceschi. 

Cade dalle nuvole Favia, oggi in lista con Rivoluzione civile di Antonio Ingroia. "Ma certo che vogliamo rinunciare al vitalizio e parlo anche per De Franceschi che in questi giorni si trova all'estero. La proposta, che all'inizio ci fu bocciata, l'abbiamo fatta noi e mi sembra strano e non corretto che la presidenza non si sia posto il problema di avvisarci". Favia sostiene di non essere stato al corrente "nemmeno del termine del 15 gennaio" e del resto "non sono né capogruppo né nell'ufficio di presidenza". Fa però sapere di aver inviato in extremis la richiesta questa sera tramite la sua segreteria (il termine scade alle 24 del 15 gennaio, ma una nuova possibilità si aprirà dal 1° luglio).

CHI RINUNCIA. Tra i nomi di chi rinuncia al vitalizio sono: 
Matteo Richetti, il presidente uscente renziano (PD)
Palma Costi, la nuova presidente (PD)
Antonio Mumolo, (PD)
Damiano Zoffoli, (PD)
Giuseppe Paruolo, (PD)
Anna Pariani, (PD)
Thomas Casadei, (PD)
Giuseppe Pagani, (PD)
Rita Moriconi (PD)
Stefano Bonaccini. (PD)

A loro si aggiungono i leghisti Manes Bernardini e Stefano Cavalli.

DE FRANCESCHI CORRE AI RIPARI. Anche il capogruppo del movimento 5 Stelle in Emilia-romagna, De Franceschi e invia in extremis la rinuncia al vitalizio. "Ho appena inviato la comunicazione per interrompere i versamenti relativi alla legge 32/1997 che regola l'assegno vitalizio compilando il modulo a ed inviandolo alla presidenza dell'assemblea e al direttore generale", fa sapere. D'altronde, "essendo io alla prima legislatura, non avevo ancora maturato i requisiti per godere dell'assegno vitalizio, e mai, a questo punto, li maturerò. Non ci sarebbe stata alcuna sorpresa, e alcun cambiamento, a farlo anche a luglio, alla prossima finestra disponibile ma è giusto dare un segnale subito".