I prossimi 24 e 25 Febbraio si terranno le elezioni politiche per
eleggere il nuovo Parlamento Italiano. A queste non potranno prendere
parte oltre 25000 studenti Erasmus, ai quali si aggiungono altre
decine di migliaia di Italiani temporaneamente impegnati all'estero
per motivi di lavoro. Motivazione di tale esclusione è
l'impossibilità di questi di iscriversi alle liste AIRE (Anagrafe
Italiani Residenti all'Estero). Infatti per iscriversi a tale lista
non è sufficiente essere domiciliati fuori dai confini nazionali, ma
è necessario avervi la residenza per un periodo superiore ai dodici
mesi. Come è possibile che un paese che si ritiene europeista,
democratico e civile neghi il diritto al voto a studenti che prendono
parte ad un progetto patrocinato dall'Unione Europea ed al quale
l'Italia aderisce da ben 25 anni?
Tale esclusione risulta ancora più paradossale in relazione al fatto
che il governo, col decreto legge numero 223 del 18/12/2012,
garantisca il diritto di voto ad altre categorie impegnate
all'estero, quali:
a) appartenenti alle Forze
armate e alle Forze di polizia temporaneamente all'estero in quanto
impegnati nello svolgimento di missioni internazionali;
b) dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome,
temporaneamente all'estero per motivi di servizio;
c) professori e ricercatori universitari che si trovano in servizio presso istituti universitari e di
ricerca all'estero per una durata complessiva di almeno sei mesi e non più di dodici mesi.
Data la negazione del diritto
inalienabile al voto, di cui l'articolo 48 della Costituzione
assicura l'effettività, e che colpisce i giovani lavoratori e
studenti, che rappresentano il futuro dell'Italia e dell'Europa,
nasce una mobilitazione internazionale tesa a fare emergere tale
vuoto legislativo, con la speranza che la questione possa presto
essere portata all'ordine del giorno delle Camere.
In supporto a tale rivendicazione,
verranno in tutta Europa istituiti dei seggi elettorali simbolici,
che operando in conformità delle normative vigenti in materia
elettorale, andranno a raccogliere le preferenze politiche di tutti
gli italiani impossibilitati ad adempiere al proprio dovere civico.
Anche a Cork, ci stiamo
organizzando per allestire il seggio elettorale simbolico nel centro
della città il 23 febbraio in modo che anche gli studenti e
lavoratori temporanei di Cork possano esprimere, sebbene in modo
fittizio, la loro preferenza.
Per maggiori informazioni si può
consultare il nostro gruppo facebook “Elezioni Italiane a Cork”,
sempre aggiornato.
Gruppo Erasmus Italiani a
Cork