mercoledì 6 febbraio 2013

WE WANT TO VOTE: la protesta degli italiani all'estero



I prossimi 24 e 25 Febbraio si terranno le elezioni politiche per eleggere il nuovo Parlamento Italiano. A queste non potranno prendere parte oltre 25000 studenti Erasmus, ai quali si aggiungono altre decine di migliaia di Italiani temporaneamente impegnati all'estero per motivi di lavoro. Motivazione di tale esclusione è l'impossibilità di questi di iscriversi alle liste AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero). Infatti per iscriversi a tale lista non è sufficiente essere domiciliati fuori dai confini nazionali, ma è necessario avervi la residenza per un periodo superiore ai dodici mesi. Come è possibile che un paese che si ritiene europeista, democratico e civile neghi il diritto al voto a studenti che prendono parte ad un progetto patrocinato dall'Unione Europea ed al quale l'Italia aderisce da ben 25 anni?
Tale esclusione risulta ancora più paradossale in relazione al fatto che il governo, col decreto legge numero 223 del 18/12/2012, garantisca il diritto di voto ad altre categorie impegnate all'estero, quali:
a) appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia temporaneamente all'estero in quanto impegnati nello svolgimento di missioni internazionali;
 b) dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome,  
temporaneamente all'estero per motivi di servizio;
 c) professori e ricercatori universitari che si trovano in servizio presso istituti universitari e di 
ricerca all'estero per una durata complessiva di almeno sei mesi e non più di dodici mesi.

Data la negazione del diritto inalienabile al voto, di cui l'articolo 48 della Costituzione assicura l'effettività, e che colpisce i giovani lavoratori e studenti, che rappresentano il futuro dell'Italia e dell'Europa, nasce una mobilitazione internazionale tesa a fare emergere tale vuoto legislativo, con la speranza che la questione possa presto essere portata all'ordine del giorno delle Camere.
In supporto a tale rivendicazione, verranno in tutta Europa istituiti dei seggi elettorali simbolici, che operando in conformità delle normative vigenti in materia elettorale, andranno a raccogliere le preferenze politiche di tutti gli italiani impossibilitati ad adempiere al proprio dovere civico.
Anche a Cork, ci stiamo organizzando per allestire il seggio elettorale simbolico nel centro della città il 23 febbraio in modo che anche gli studenti e lavoratori temporanei di Cork possano esprimere, sebbene in modo fittizio, la loro preferenza.
Per maggiori informazioni si può consultare il nostro gruppo facebook “Elezioni Italiane a Cork”, sempre aggiornato.
Gruppo Erasmus Italiani a Cork