mercoledì 20 marzo 2013

ARRIVANO I "NUOVI AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI", STRUMENTO DI SEMPLIFICAZIONE E ORGANIZZAZIONE


Giunta Emilia Romagna
Il consigliere regionale modenese del Pd Luciano Vecchi saluta con apprezzamento l’introduzione dei nuovi “Ambiti territoriali ottimali” da parte della Giunta dell’Emilia-Romagna. “Sono un primo passaggio fondamentale – commenta Vecchi - che libera risorse per i servizi alla persona, alle imprese e per il territorio, ottenendo risparmi sulle spese di funzionamento delle amministrazioni locali e cercando, attraverso economie di scala, di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi sul territorio”.

“Con il rafforzamento delle Unioni di Comuni si potranno garantire migliori servizi ai cittadini, alle imprese e al territorio. Ancora una volta l'Emilia-Romagna si dota di una legislazione all'avanguardia a livello nazionale". Così ha dichiarato oggiLuciano Vecchi, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione bilancio e affari istituzionali dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna. Ieri, infatti,  la Giunta dell’Emilia-Romagna ha approvato con una delibera la definizione dei nuovi “Ambiti territoriali ottimali”, i quali individuano i confini di riferimento per la gestione associata di una serie di funzioni e servizi per i cittadini. Tali Ambiti, introdotti con la Legge Regionale 21 del 2012, tendono al rafforzamento dell’associazionismo tra Comuni, alla definitiva soppressione delle Comunità montane e prevedono incentivi per le Unioni dei Comuni. I Comuni inclusi nell’Ambito ottimale potranno aggregarsi ricorrendo o al modello dell’Unione di Comuni o a quello delle convenzioni. “Siamo soddisfatti di quest’opera di riorganizzazione e di semplificazione – ha commentato il consigliere regionale Luciano Vecchi – perché è un primo passaggio fondamentale che libera risorse per i servizi alla persona, alle imprese e per il territorio, ottenendo risparmi sulle spese di funzionamento delle amministrazioni locali e cercando, attraverso economie di scala, di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi sul territorio”.