giovedì 28 febbraio 2013

QUANDO LA SAGGEZZA E' ROBA DA GIOVANI! Pensieri da militante incazzato...



Leggere Facebook oggi, con in primo piano le dichiarazioni di fine equilibrismo politico di Massimo D'Alema squarcia con violenza il mio cuore di militante Pd. Ancor più se si effettua un paragone con il contegno di un altro esponente di punta del Partito in questo momento, ossia Matteo Renzi.
D'alema oggi se ne esce con una proposta che ha circa gli anni di questa repubblica: non ha vinto nessuno? Perfetto: diamo il contentino a tutti. Diamo a tutti un regalino. Presidenza Pdl e M5s alle camere, poi governo solo con il M5s, poi vediamo. Roba da Gattopardo. 
Sia ben chiaro: se io avessi l'età di D'alema e avessi fatto il parlamentare dal 1987 (siamo nel 2013, quindi lo ha fatto per 26 anni), proporrei anche io le stesse cose che proporrebbe lui, e probabilmente al suo posto molti di noi farebbero lo stesso. Dopo avere passato 26 anni in parlamento, non sai neanche cos'è la vita vera. 
E allora ti inventi una vita finta, fatta di parole, di tattiche, di cura maniacale dei dettagli. Ma perdi di vista la visione d'insieme. Dopo essere stato un dirigente politico per 38 anni, di cui 26 da parlamentare con stipendi mensili che una persona normale accumula in un anno di lavoro, è perfettamente comprensibile che non si abbia il polso della situazione. Nonostante questo, la mia speranza non muore mai, e penso sempre "dai, questa volta ha capito, è la volta buona che dice una cosa che sia appropriata al contesto". E invece no. 
Abbiamo la maggioranza assoluta alla Camera, se si dialoga con il M5s la abbiamo anche al senato, si può chiudere definitivamente una stagione politica fatta di leggi ad personam e di comportamenti pubblici e privati vergognosi, e la proposta qual'è? "Dialoghiamo con Monti e una presidenza della Camera al Pdl". Questo è il tipico atteggiamento di chi pensa che il consenso si può comprare con i favori. Ti do una presidenza della camera se taci e stai buono. Chi ci ricorda? Berlusconi. 
O, per meglio dire, Berlus-come. Cioè uno come il nostro caro amico/nemico/tormentone Silvio. Intuitivamente, quello che mi viene da pensare è che se stai al potere troppo, diventi Berlus-come. Come lui. Nè più, nè meno. E questa mia tesi appare ancor più valida se si paragona il contegno della Volpe del Tavoliere di travagliana memoria a quello dell'anomalo di sinistra Matteo Renzi, osannato dagli avversari e disprezzato ed invidiato dagli alleati. L'unico che avrebbe titolo per esporre le sue considerazioni, è l'unico a non avere detto alcunchè. Paradossalmente, in molti, "da questa parte", paragonano Renzi a Berlusconi. E invece, i veri Berlus-come sono altri. Tattici, maniacalmente precisi, attaccati al potere, adoratori morbosi della propria voce e delle proprie idee, dotati di risorse economiche tali da attutire l'impatto della realtà sulla loro vita. Individui di fronte ai quali un giovane che tace appare saggio.  

Giovanni Maestri
Segretario PD San Marino