venerdì 2 gennaio 2015

Allarme sociale, parla l'Assessore Daniela Depietri

In 700 aspettano un alloggio e gli over 75 sono cinquemila«Gli aiuti saranno sempre più selettivi. Tariffe invariate»


Visti i tempi che corrono Daniela De Pietri, assessore alle Politiche Sociali, siede su una poltrona “bollente”. Temi come la casa, gli aiuti economici ai bisognosi e l’assistenza agli anziani, sono delle vere e proprie emergenze a cui il Comune e l’Unione Terre d’Argine, sono chiamati a rispondere molto rapidamente. Basti solo pensare, ad esempio, che la lista d’attesa per avere un alloggio popolare è “lunga” 700 persone, mentre, sul fronte degli anziani, si registra che sono circa 5 mila gli over 75. 
Assessore, dopo i 6 mesi di rodaggio post-elezioni, quali sono i suoi propositi per il 2015? Ne indichi almeno tre.
«Intanto mantenere il nostro alto livello di servizi e contemporaneamente canalizzare sempre meglio gli aiuti verso chi ne ha davvero bisogno; poi sostenere gli indigenti non in un’ottica puramente assistenziale ma per renderli autonomi; infine lavorare per creare e incrementare la solidarietà a livello sociale. Penso, ad esempio, al ruolo delle aziende locali al fine di assumere persone con disabilità». 
Il problema della carenza degli alloggi popolari è ancora molto attuale...
«In effetti sono oltre 700 le persone in lista d’attesa. Nel 2015 circa 40 si vedranno assegnare la casa popolare. Il problema è che non tutti gli assegnatari hanno redditi esigui. Vorrei che la Regione con una legge correggesse questa stortura facilitando il flusso in uscita: per parafrasare una pubblicità, le case popolari, per chi le occupa, non sono come i diamanti, non sono per sempre. Poi bisogna puntare su soluzioni alternative, come l’affitto garantito a chi si trova in condizioni economiche difficili».
Un altro tema di importanza notevole è quello degli anziani, una popolazione che in città è in costante aumento.
«Ovviamente abbiamo ben presente le proiezioni demografiche e anche per questo abbiamo lanciato il progetto del “Care residence” di via Nuova Ponente. Si tratta di miniappartamenti per uno o due anziani in un contesto in cui troviamo anche il centro di assistenza diurna e il portierato sociale. Una struttura integrata che faciliterà la gestione delle fragilità dovute all’avanzare dell’età. A proposito di quest’ultimo tema è in arrivo una mappatura di tutti i casi di sofferenza sociale, in cui ad esempio manca la rete d’aiuto familiare. Poi non dimentichiamo che esistono altri strumenti per aiutare gli anziani e chi li assiste, come l’assegno di cura o gli aiuti per chi assume una badante “regolare”».
Rette e tariffe dei servizi subiranno ritocchi nel 2015?
«Lo escludo. Non vi saranno incrementi per quest’anno appena iniziato». Una delle proteste ricorrenti da parte dei più bisognosi d’aiuto è riferita a un presunto occhio di riguardo che il Comune avrebbe nei confronti degli stranieri. In un certo senso è una guerra tra poveri. «Ovviamente il Comune applica le norme e assegna i punteggi ai richiedenti dei servizi in base a complesse tabelle che non fanno differenze in base a etnia o credo religioso. Vorrei però ricordare che vi è un punteggio maggiorato, come da delibera approvata dal Consiglio Comunale della precedente legislatura, per i residenti che abitano a Carpi da più di 5 anni».

di Rino Filippin
Gazzetta di Modena
02/01/2015